Al giorno d’oggi tutte le aziende vitivinicole che vogliono produrre vino di qualità non possono fare a meno di controllare il proprio prodotto, durante tutto il processo di trasformazione, a partire dall’uva fino ad arrivare al prodotto finito.
Da una parte il controllo di qualità si è reso sempre più necessario per mantenere o migliorare la qualità del vino che produci (anche a fronte di situazioni che non puoi prevedere, come per esempio gli effetti del cambiamento climatico sulla maturazione dell’uva) e per emergere in un mercato sempre più competitivo e fatto di consumatori sempre più esigenti.
Parlando con molti produttori ed enologi ci siamo però resi conto che non è solo una questione di necessità, probabilmente anche tu lo potrai confermare, ma negli ultimi anni è cresciuta tantissimo la voglia e il desiderio di aumentare la conoscenza del proprio vino.
Molti produttori ci hanno infatti confermato il loro desiderio di controllare sempre più attentamente la qualità del proprio vino, considerando le analisi non solo come un “male necessario”, ma come un’opportunità di miglioramento possibile internalizzando nella loro cantina almeno una parte dei controlli.
Questo documento è rivolto, come specificato anche nel titolo, principalmente ai produttori proprietari di aziende vitivinicole di piccole e medie dimensioni che desiderano portare una parte del controllo qualità del proprio prodotto all’interno della propria azienda, e ad enologi consulenti che desiderano fare analisi in campo o direttamente in cantina come plus per la propria attività di consulenza.
La guida “Come scegliere lo strumento di analisi più adatto alla propria cantina” racchiude i commenti, i dubbi e le osservazioni raccolte negli ultimi tre anni di lavoro a stretto contatto con cantine e enologi consulenti.
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Al termine della lettura della nostra guida, sarai in grado di porti le giuste domande e capire in autonomia quale strumento è più adatto alla tua cantina.